
Il dispositivo consiste in una pillola di dimensioni 11X26 mm composta da un microprocessore, batterie, collegamento radio senza fili, pompa e “serbatoio” per le sostanze medicinali e che i pazienti dovranno deglutire con acqua come per qualsiasi altra compressa.
La pillola, grazie al suo sensore di Ph, è in grado di capire la sua posizione misurando l’acidità dell’ambiente circostante che, come sappiamo, varia a seconda del tratto intestinale. Il dispositivo, quindi, emette il farmaco laddove serve tramite un microprocessore, in una sola volta oppure in modo graduale.
Il rilascio dei medicinali per curare i disturbi dell’apparato digerente direttamente nel punto esatto in cui servono è molto importante poichè significa ridurre le dosi del medicinale e, di conseguenza, gli effetti collaterali.
La capsula, inoltre, è in grado di misurare la temperatura locale e riferire le misurazioni ad un ricevitore esterno in modalità wireless.
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